Stato nutrizionale: cos’è e perché è importante valutarlo
Composizione corporea, dispendio energetico e funzionalità corporea sono tre aspetti imprescindibili per valutare lo stato nutrizionale di un paziente. Monitorarlo in maniera costante: ecco perché è importante.
Lo stato nutrizionale e lo stato di salute sono in stretta relazione fra loro. Lo scadimento dello stato nutrizionale può infatti favorire l’insorgenza di una malattia e, viceversa, una malattia può essere più o meno responsabile di uno scadimento nutrizionale. Per questi motivi, in ambito sanitario e non solo, la valutazione dello stato nutrizionale del paziente è imprescindibile per un corretto intervento nutrizionale di qualsiasi tipo (supplementazione, dietoterapia, nutrizione artificiale…).
Ma cos’ è lo stato nutrizionale?
Iniziamo con una definizione condivisa da una buona parte di addetti ai lavori. Lo stato nutrizionale è la risultante dell’introito alimentare e dell’assorbimento e utilizzo dei nutrienti. In altre parole, possiamo definirlo anche come la risultante di 3 entità strettamente correlate fra loro: la composizione corporea, il dispendio energetico e la funzionalità corporea. Infatti è attraverso lo scambio di energia e nutrienti che l’organismo riesce a mantenere una composizione e una funzionalità corporea soddisfacenti. A queste componenti è bene aggiungere lo stato infiammatorio e l’attività fisica, poiché in grado di influenzare sensibilmente lo stato nutrizionale.
Sebbene il concetto di stato nutrizionale divida il mondo scientifico e non esistano ancora moltissimi parametri nutrizionali universalmente accettati, la valutazione dello stato nutrizionale è certamente un’attività la cui importanza è ampiamente riconosciuta. Tuttavia, soprattutto per mancanza di procedure standardizzate, non sempre viene svolta in fase di diagnosi medica.
Perché è cosi importante valutare lo stato nutrizionale?
Innanzitutto perché consente di rilevare eventuali disturbi nutrizionali e porvi rimedio attraverso la correzione delle abitudini alimentari o una specifica pianificazione alimentare nei soggetti disfagici o affetti da malattie neurodegenerative. Lo stato nutrizionale dovrebbe essere inoltre parte integrante della gestione del paziente, al fine di ridurre i rischi di complicanze e valutare la risposta alla terapia. Dunque la valutazione preliminare dello stato nutrizionale di un paziente è un ottimo punto di partenza ma è bene ripeterla periodicamente e monitorarne sempre tutti i parametri.
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