Disfagia: la causa spesso è neurologica

La disfagia è un disturbo che può avere differenti origini ma certamente i soggetti più a rischio sono quelli che soffrono di patologie neurologiche.

Le cause che portano alla disfagia sono molteplici ma certamente, una delle più frequenti, è quella di origine neurologica. Infatti circa il 75% dei soggetti affetti da malattie neurologiche soffre di disturbi della deglutizione più o meno gravi. Tutto ciò aumenta sensibilmente il rischio di malnutrizione e denutrizione.

Quali sono le principali patologie neurologiche che causano la disfagia?

ICTUS: è la principale e causa di disfagia. La probabilità che un soggetto colpito da ictus soffra di disturbi della deglutizione è tra il 30% e il 60%. La patologia provoca una serie di disfunzioni della fase orale, della deglutizione, dell’inalazione e del transito faringeo.

DEMENZA: in questi casi la disfagia si presenta generalmente come complicanza tardiva, contribuendo alla degenerazione delle condizioni generali del soggetto: perdita di peso, disidratazione e malnutrizione. Inoltre può peggiorare il declino funzionale e la qualità della vita.

ALZHEIMER: la disfagia riguarda fra il 40 e il 50% dei soggetti colpiti dal morbo, nella sua fase più avanzata. Causa difficoltà nell’apertura dello sfintere esofago e quindi la mancanza di aspirazione. E’ inoltre causa di un’alterata clearance faringea.

PARKINSON: la maggior parte delle persone affette da tale morbo presentano evidenti difficoltà nel deglutire. La gravità dipende dallo stato di avanzamento della malattia. L’ipocinesia determina una masticazione anomala e  un’alterazione dei movimenti linguali, aumentando così il rischio di aspirazione silenziosa.

SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA (SLA): colpendo i motoneuroni del bulbo celebrale porta inevitabilmente all’alterazione della deglutizione. I disturbi precoci sembrano colpire principalmente la fase orale, in cui si osserva un deficit nel trasporto del bolo a causa della ridotta capacità della porzione anteriore della lingua a mantenerlo in sede posteriore. In quesi casi la disfagia mette in serio pericolo la vita del paziente. 

MIOSITE: soprattutto quella di natura infiammatoria (66% dei casi) sono causa di ristagno faringeo, retrazione insufficiente della base della lingua, alterazione dell’elevazione della laringe e assenza di rilascio del muscolo cricofaringeo.