Disabilità e non autosufficienza: differenze e analogie

Disabilità e non autosufficienza sono due stati che presentano molte differenze e alcune analogie. Non sempre è corretto utilizzarli come sinonimi, ecco perché.

I termini disabilità e non autosufficienza, sebbene abbiano definizioni piuttosto chiare e differenti fra loro, spesso vengono utilizzati come sinonimi. Ma ciò non sempre è possibile per varie ragioni.

Quando si parla di non autosufficienza?

Una persona non autosufficiente è incapace di svolgere autonomamente le funzioni essenziali della vita quotidiana e necessita di aiuto e sostegno permanenti. Al soggetto non autosufficiente viene quindi diagnosticata una patologia che limita o impedisce completamente qualsiasi tipo di attività quotidiana, lavorativa e relazione sociale.

Quali sono le attività di vita quotidiana (ADL – Activities of Daily Living) che il soggetto non autosufficiente è impossibilitato a svolgere?

  • Alimentarsi: la persona non autosufficiente spesso non è in grado di dissetarsi utilizzando un bicchiere né di nutrirsi prelevando autonomamente il cibo dal piatto con l’utilizzo di normali posate. In molti casi la difficoltà di nutrirsi comprende anche i problemi di deglutizione.
  • Utilizzare i servizi: incapacità di controllare le funzioni di minzione ed evacuazione e di mantenere autonomamente un buon livello di igiene intima.
  • Lavarsi: impossibilità di provvedere in autonomia alla propria igiene personale sia per incapacità di accedere nella doccia o nella vasca da bagno sia per incapacità di lavare in altro modo la parte superiore e inferiore  del corpo (es. denti, piedi…).
  • Muoversi e spostarsi: le persone non autosufficienti non sono in grado nemmeno di spostarsi da una stanza all’altra della propria casa né in maniera autonoma né con l’ausilio di attrezzature.
  • Vestirsi e spogliarsi: indossare e togliersi abiti, allacciare e slacciare scarpe o altri indumenti… nessuna di queste semplici attività quotidiane è alla portata di un soggetto non autosufficiente.

Quando si parla invece di disabilità? 

Come anticipato, con il termine disabilità intendiamo una situazione differente rispetto allo stato di non autosufficienza. In particolare, il disabile è un soggetto che presenta una qualsiasi limitazione delle capacità di agire, dovuta a uno stato di minorazione o menomazione (psicologica, fisiologica o anatomica). Qualsiasi tipo di disabilità porta a un handicap più o meno importante e può influire negativamente sulla vita sociale del soggetto ma sicuramente la condizione di disabilità non significa automaticamente uno stato di non autosufficienza, anzi spesso non è cosi (anche le persone miopi o con problemi di udito sono considerate disabili). Diversamente dallo stato di non autosufficienza, la disabilità può anche essere temporanea e avere diversi  livelli di gravità. Al contempo le disabilità gravi e gravissime possono progressivamente trasformarsi in stati di non autosufficienza e provocare complicanze e disturbi del tutto simili a quelli che generalmente si riscontrano in un paziente non autosufficiente. Una su tutte: la disfagia. I disturbi della deglutizione possono affliggere sia i soggetti con disabilità grave sia i non autosufficienti.