La terapia nutrizionale in ambito ospedaliero
Le Linee di indirizzo per la ristorazione ospedaliera e assistenziale del Ministero della Salute riportano indicazioni precise in merito alla terapia nutrizionale in ambito ospedaliero. Ne riportiamo alcuni paragrafi.
Lo screening nutrizionale, assieme alla valutazione dello stato nutrizionale nei diversi ambiti (ospedale o Residenza Sanitaria Assistita – RSA) rappresenta la base su cui impostare e gestire l’intervento nutrizionale.
In relazione al grado di rischio nutrizionale riscontrato, è necessario differenziare il percorso terapeutico nutrizionale per:
– pazienti normo-nutriti o con grado di rischio minimo ai quali deve essere fornita una dieta che risponda ai fabbisogni nutrizionali e alla capacità di alimentarsi; settimanalmente va monitorato il peso e definito il nuovo grado di rischio;
– pazienti nutrizionalmente vulnerabili, con grado di rischio medio o elevato o con malnutrizione in atto per i quali è fondamentale un immediato supporto nutrizionale e la scelta di un percorso terapeutico nutrizionale personalizzato.
Settimanalmente, in aggiunta al controllo del peso, è necessario effettuare il monitoraggio degli introiti alimentari e definire il nuovo grado di rischio, soprattutto nei pazienti con degenza superiore alle due settimane.
Gli strumenti a disposizione per la terapia nutrizionale sono il Dietetico e l’eventuale ricorso ad un’integrazione con Nutrizione Artificiale (N. A.).
Qualora i normali alimenti non siano sufficienti a garantire un adeguato apporto nutrizionale, a causa di scarso appetito, scarsa collaborazione da parte del paziente o a causa di aumentati fabbisogni legati alla patologia, è necessario ricorrere all’integrazione nutrizionale con prodotti specifici per os, che forniscano un’ampia gamma di possibilità dietoterapiche. […]
È infine necessario che l’identificazione di soggetti a rischio di malnutrizione sia seguita dalla segnalazione alla U.O. di Dietetica e Nutrizione clinica che, a sua volta, predisporrà il tipo d’intervento nutrizionale. L’intervento deve iniziare all’atto dell’accettazione del paziente presso la struttura, per proseguire poi nell’arco di tutto il ricovero ed eventualmente, se necessario, anche successivamente alla dimissione.
Le Linee di indirizzo per la ristorazione ospedaliera e assistenziale del Ministero della Salute complete sono disponibili al seguente link.
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