BMI e peso ideale: cosa sono e perché monitorarli nel disfagico
Misurare l’indice di massa corporea non è sufficiente per calcolare il peso forma. Ecco i fattori che concorrono a determinare il peso ideale di un paziente disfagico.
Screening e monitoraggio nutrizionale sono attività imprescindibili per valutare correttamente lo specifico percorso alimentare di ogni paziente disfagico. Tra le metriche più indicative da considerare in queste fasi rientrano sicuramente il BMI e il peso ideale. Ma cosa sono esattamente? Che differenze intercorrono fra i due valori?
Cos’è il BMI? È il valore più semplice e rapido da calcolare per una primissima stima generale del peso di un paziente. Detto anche IMC (indice di massa corporea), si ottiene dal rapporto fra peso (in chilogrammi) e altezza elevata al quadrato (in metri). Il valore ottenuto è generalmente compreso tra 16 e 40 ma può variare in caso di malattie croniche o grave stato di salute. Sebbene non misuri con precisione la quantità di grasso corporeo, il BMI è comunque strettamente legato a tale parametro ed è anche un discreto indicatore di indici di salute cardiovascolari e metabolici. In ambito clinico il BMI ha dei limiti poiché non tiene in considerazione il livello di forma fisica e il metabolismo peculiare del paziente, e non fornisce dati rispetto alla massa muscolare. Tuttavia, in fase di screening nutrizionale, conoscere l’indice di massa corporea di un paziente disfagico è davvero prezioso. Saranno altri esami più specifici, come il BIA, a evidenziarci tutti i parametri indispensabili per un adeguato piano nutrizionale.
Il peso ideale corrisponde al peso corporeo che un individuo dovrebbe raggiungere o mantenere per avere minori probabilità di ammalarsi o di peggiorare le proprie condizioni di salute. Il calcolo del peso ideale è più complesso rispetto all’individuazione del BMI in quanto tiene conto di diversi fattori: statura, costituzione, età, composizione corporea, sesso e stato di salute. La costituzione (longilinea, normolinea, brevilinea) ad esempio, si ottiene del rapporto fra la statura della persona (in centimetri) e la circonferenza del polso destro (in centimetri). Tuttavia, per calcolare con esattezza il peso ideale di una persona, in particolare quello dei soggetti disfagici, è bene affidarsi alla bioimpedenziometria (BIA). Si tratta di un esame utile a valutare e monitorare le variazioni della composizione corporea nella perdita di peso e in regimi nutrizionali speciali, prevenire il declino muscolare e le alterazioni idro-elettrolitiche.
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