Disfagia e corretta alimentazione. Ecco le faq di IO Sano
Disfagia, corretta alimentazione e idratazione. Sono molte le domande che vengono rivolte dalle persone a cui viene diagnosticata tale patologia o che, per la prima volta, si trovano ad assistere soggetti che ne sono affetti. Abbiamo qui riunito i quesiti più frequenti per fornirvi le risposte nate dalla pluriennale esperienza di IO Sano. Il primo consiglio, in ogni caso, è sempre quello di rivolgersi al medico per un parere personalizzato.
E’ vero che la disfagia non consente l’assunzione di cibi solidi mentre non interferisce con l’assunzione di liquidi? FALSO
La disfagia è una disfunzione dell’apparato digerente che non consente un corretto transito dei cibi solidi e liquidi nelle vie digestive. Tra le conseguenze più gravi di tale patologia, oltre alla malnutrizione, vi è il rischio di disidratazione.
I liquidi, infatti, possono essere difficili da deglutire anche perché la loro inconsistenza li rende incontrollabili a causa dello scarso attrito. Ciò vale per acqua, caffè, camomilla, latte, ma anche per pietanze miste quali, ad esempio, la minestrina con la pastina, il minestrone con verdure intere, il latte con i biscotti. Nella dieta della persona disfagica, la tipologia di liquidi assumibili va prescritta da un medico.
Esistono posizioni che favoriscono l’assunzione dei cibi e dei liquidi e che sono da preferire. VERO
Nel somministrare cibo a una persona disfagica è importante adottare delle accortezze:
- Non mettere fretta, ma anzi dare alla persona tutto il tempo del quale ha bisogno per mangiare con calma e deglutire l’intero boccone. Non va quindi somministrato un nuovo boccone se quello precedente non è stato completamente deglutito e fintantoché ci siano residui di cibo in bocca;
- Far sedere la persona in una posizione che consenta al tronco di stare dritto per favorire la discesa del bolo;
- Favorire la concentrazione sul pasto evitando distrazioni. Si consiglia quindi di somministrare il pasto in un luogo tranquillo e lontano da fonti di distrazione (es. televisione);
- Lasciare la persona seduta nei 15 – 20 minuti successivi alla fine del pasto.
Per garantire il giusto apporto nutrizionale si devono sacrificare le qualità organolettiche dei pasti. FALSO
Le linee di IO Sano, ovvero RistoSano® e BevoSano®, sono articolate in varie tipologie di ricette per la realizzazione di un menù vario e diversificato che risponda contemporaneamente alle esigenze nutrizionali, salutistiche ed organolettiche. Mangiare e bere deve essere un piacere e ciò vale per tutti.
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