I flavonoidi: cosa sono e in quali alimenti si trovano
Spesso quando si parla di salute e di prevenzione delle malattie vengono nominati i flavonoidi. Ma che cosa sono esattamente? Perché sono importanti alleati per il nostro benessere?
Il termine deriva dalla parola flavus (biondo) e si riferisce alla funzione che essi svolgono come pigmenti vegetali. Vengono chiamati anche bioflavonoidi o vitamina P e sono molto utili all’organismo per le loro proprietà antiossidanti. Ne esistono più di 4 mila tipi diversi in natura e sono proprio loro che conferiscono alcuni dei colori più accesi in natura come il giallo, il rosso o l’arancio.
La loro funzione principale che svolgono all’interno delle piante è quella di proteggerle dai raggi UV ma sono altrettanto importanti per la salute dell’uomo. E dal momento che è sempre bene conoscere cosa stiamo mangiando e quali proprietà contengono i cibi che assumiamo è utile approfondire le caratteristiche di questi composti chimici naturali, diffusi nelle piante e particolarmente apprezzati per le loro proprietà salutistiche. La natura in questo senso ci aiuta mettendoci a disposizione una gamma di prodotti naturali dalle diverse proprietà benefiche, di cui spesso però non ne siamo al corrente. I flavonoidi infatti non svolgono soltanto la funzione di proteggere le piante ma anche gli esseri umani: agendo come efficaci antiossidanti, contrastano l’avanzamento dei radicali liberi, prima causa di invecchiamento cellulare.
Le funzioni benefiche dei flavonoidi non sono coperta recente: il loro primo utilizzo in ambito di ricerca risale al 1936. Recenti studi poi hanno ampiamente dimostrato e confermato il ruolo antiossidante e antinfiammatorio dei flavonoidi che, tra l’altro, contribuiscono a ridurre anche il rischio di malattie cardiache. Un’ulteriore prova della loro importanza per il nostro organismo giunge da uno studio che è stato presentato al 63° meeting annuale dell’American Academy of Neurology tenutosi ad Honolulu. La ricerca ha coinvolto 49.281 uomini di cui è stata monitorata per 20 anni l’assunzione dei flavonoidi attraverso il consumo di tè, frutti di bosco, mele, vino rosso, arance e succo d’arancia.
Durante lo studio 805 persone hanno sviluppato il Parkinson e, incrociando i dati raccolti sull’assunzione dei flavoindi, il risultato è stato sorprendente. Il 20% degli uomini che avevamo consumato più antiossidanti ha registrato il 40% circa in meno di probabilità di sviluppare il morbo rispetto a coloro che ne avevano consumati meno.
Ora che li abbiamo conosciuti e abbiamo visto quanti benefici apportano al nostro organismo, vediamo quali sono i cibi che li contengono. I flavonoidi sono presenti in molte varietà di frutta e verdura ed è anche semplice riconoscerli in base al colore. Tuttavia sono presenti anche in altri alimenti come legumi, cioccolato fondentee tè verde.
Per la verdura, alcuni polifenoli si rendono più disponibili dopo una breve cottura al vapore e in acqua bollente. Quando la verdura acquista un colore brillante significa che è pronta per essere consumata, con la possibilità di trarre il massimo delle sue proprietà benefiche. Mentre il tè, ad esempio, deve rimanere in infusione per almeno 7 minuti per liberare anche i tannini. Infine i frutti di bosco e l’uva: sarebbe meglio sciacquarli con acqua abbondante prima di gustarli con tutta la buccia.
Seguire questi consigli e la stagionalità è importante, così come scegliere verdura e frutta colorata ci permette di fare il pieno di flavonoidi e salute.
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